Giorno 25/06/2012 alle ere 9.30, presso i locali della direzione di Zia Lisa, si è svolto
un incontro volto alla lettura partecipata della bozza delle Indicazioni nazionali per il
curricolo del 30 maggio 2012. E' emerso un vivace dibattito che ha messo in evidenza diversi spunti di riflessione: premesso che le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla Persona che apprende posta al centro dell' azione educativa si auspica la definizione e la realizzazione di strategie didattiche che si collochino in una relazione costante, senza soluzione di continuità, tra i vari "gradi", che sarebbe meglio definire "passi" di un unico percorso che si snoda dalla scuola dell'infanzia per poi giungere alla scuola secondaria di primo grado, all'interno del primo ciclo d'istruzione. Sarebbe quindi importante prendere in esame una diversa organizzazione scolastica che tenga conto concretamente degli obiettivi, dei traguardi e delle aspettative che si vogliono raggiungere soprattutto nel delicato passaggio dalla scuola dell' infanzia all'elementare e da questa alla classe prima secondaria. Inoltre, tenendo conto anche del contesto in cui questa scuola opera si ritiene opportuno dare più spazio ad una flessibilità didattica che permetta una maggiore interazione tra i docenti dei diversi settori che compongono un istituto comprensivo.
Leggendo il "Profilo dello studente al termine del primo ciclo d'istruzione" sono emerse alcune perplessità relativamente ad alcuni punti:
la comunicazione nelle lingue straniere implica abilità del linguaggio non semplici per dei bambini che parlano comunemente il dialetto in famiglia, inoltre molti docenti di scuola elementare hanno dovuto, con brevi corsi di formazione, imparare per la prima volta l'inglese e insegnarlo senza avere le dovute competenze.
La conseguenza è un abbassamento del livello d'istruzione, compiendo passi indietro rispetto alle Indicazioni di Lisbona del 2000. Le competenze digitali richieste dal Profilo sono sicuramente indispensabili e richiedono uno sforzo da parte dei docenti per stare al passo con gli studenti, "nativi digitali" e le novità tecnologiche che avanzano a ritmi impressionanti.
Un altro motivo su cui-riflettere è "il senso di iniziativa e imprenditorialità" richiesto
dal Profilo dello studente, non facile come obiettivo da raggiungere per le implicazioni storiche, sociali, etiche del contesto socio-economico del territorio in cui la scuola è presente.
Per quanto concerne "l'Organizzazione del curricolo" si è esaminata la valutazione nelle sue varie accezioni riflettendo sulla opportunità di spostare la somministrazione delle prove Invalsi dalla seconda alla terza elementare e di scorporare la prova Invalsi dall' esame di terza media per permettere una più serena ed obiettiva valutazione del percorso scolastico.